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Ricerca Nazionale 2020-11-21T16:07:11+02:00

Maturità di project management

Il mondo moderno dipende dai progetti. Circa un terzo dell’economia è gestito per mezzo di progetti e, per molte organizzazioni, sono proprio i progetti a garantirne il futuro ed a permettere la sopravvivenza e la crescita.

Tale condizione supporta la necessità per tutte le organizzazioni di maturare una competenza nella gestione dei progetti, come affermato da Harold Kerzner che recita: “Considerando il fatto che le organizzazioni possono essere viste come un insieme di progetti, allora la gestione dei progetti riguarda tutta l’organizzazione la quale deve necessariamente evolversi verso la maturità[1].

Il concetto di maturità è abbastanza intuitivo e trova applicazione in molti aspetti della vita quotidiana. Nel caso specifico del project management, la maturità è legata a quanto un’organizzazione è in grado di gestire i propri progetti in maniera adeguata, bilanciando correttamente effort e benefici. In generale è possibile affermare che un maggior livello di maturazione nel project management favorisce performance migliori e permette alle organizzazioni di concretizzare più efficacemente le proprie strategie.

Tale livello di maturazione può essere quantificato mediante l’applicazione di strumenti specifici denominati “modelli di maturità”, che consentono di valutare la capacità di gestire adeguatamente i progetti e, in generale, il sistema di project management. In letteratura esistono diversi modelli per misurare la maturità e l’Istituto Italiano di Project Management® ha voluto contribuire realizzando un proprio strumento: il modello ISIPM-Prado®.

[1] Kerzner, H., Strategic Planning for Project Management Using a Project Management Maturity Model, New York, John Wiley & Sons, 2001

Il modello ISIPM-Prado®

L’intento del modello ISIPM-Prado®, strumento di natura general purpose adattabile a tutte le realtà organizzative, comprese le PMI, è di valutare la maturità di project management introducendo elementi innovativi rispetto alle modalità di rilevazione tipicamente adottate da analoghi strumenti. In tal senso la principale innovazione è riconducibile all’estensione dell’ambito di indagine dal perimetro progettuale a quello organizzativo.

La riuscita dei progetti è infatti spesso influenzata da fattori esogeni al tradizionale confine di progetto, derivati da elementi di carattere organizzativo, che sostengono l’ecosistema in cui i processi di project management vengono attuati, altrimenti definito come sistema di project management.

Il modello consente quindi di valutare ed approfondire, oltre i temi tecnici specifici del project management, ulteriori aspetti quali: mentoring, etica, soft skills, gestione della qualità, del rischio e degli approvvigionamenti, gestione del personale, performance di PM a livello organizzativo e valutazione dei benefici.

In tal senso il modello ISIPM-Prado® ha esteso la sua funzione nativa di modello di rilevazione della maturità di project management a modello di rilevazione della maturità organizzativa. Tali elementi, rilevabili attraverso un questionario di 60 domande a risposta multipla in modalità self-assessment, permettono di quantificare un valore sintetico di maturità generale dell’organizzazione, a sua volta distribuito su dimensioni di analisi, quest’ultime declinate in:

  • competenze di project management;
  • competenze tecniche e contestuali;
  • competenze comportamentali;
  • metodologia;
  • sistema informativo;
  • allineamento strategico;
  • struttura organizzativa.

Le dimensioni di analisi agiscono inoltre, in maniera trasversale e con impatto crescente, su 5 livelli di maturità di seguito illustrati:

Ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dalla possibilità di misurare la maturità organizzativa sfruttando le più recenti normative in ambito project management, con specifico riferimento alla “UNI ISO 21500:2013 – Guida alla Gestione Progetti” e la “UNI 11648:2016 – Attività professionali non regolamentate – Project Manager – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, al fine di rendere i criteri di valutazione della maturità quanto più oggettivi possibile, garantendo uniformità dei criteri di valutazione in relazione a concetti, lessico, processi, conoscenze, competenze, abilità e inquadramento organizzativo.

La valutazione della maturità, operata mediante l’applicazione del modello ISIPM-Prado®, può essere perimetrata a livello:

  • di settore o dipartimento, al fine di identificare specifici punti deboli e sfruttare le leve di forza per impostare piani di miglioramento puntuali;
  • intersettoriale o interdipartimentale, al fine di effettuare un confronto delle performance delle strutture best in class rispetto a quelle delle restanti strutture organizzative;
  • organizzativo, al fine di valutare la maturità generale dell’organizzazione e, in ottica di benchmark esterno, paragonare le proprie performance con realtà confrontabili.

Il modello ISIPM-Prado® permette di perseguire tale obiettivo in maniera efficace ed agile, garantendo la possibilità di analizzare selettivamente le criticità evidenziate ed impostare eventuali piani di miglioramento.